4 ottobre 2018
IL BENE MIO regia di Pippo Mezzapesa con Sergio Rubini e Sonya Mellah
“Il paesaggio è un immenso libro, un palinsesto in cui sono stati scritti millenni di storia” (G. Carlo Argani, 1985)
Elia è l’ultimo abitante di Provvidenza, un paese fantasma in Puglia i cui abitanti, dopo un terremoto, si sono trasferiti nel Paese Nuovo. Ma Elia no, custode della memoria della sua terra, lui rimane a Provvidenza Vecchia perché ‘ricordare bisogna’: si deve ricostruire ciò che è crollato e non andare via, è troppo facile ‘scappare via’. Anche perché Elia ha perso qualcosa in quelle macerie: la moglie Maria, la maestra di Provvidenza. Mantiene ancora i contatti con l’amico Gesualdo che ha un’agenzia di viaggi; Rita, ex collega di Maria; il cognato e sindaco di Provvidenza Nuova che vuole in tutti i modi recintare l’area e abbandonarla perché ‘i morti stanno al cimitero, hai capito?’ e non tra le macerie di un ricordo.
Quanta delicatezza in un film sulla memoria dei luoghi e dei territori più fragili come forma di resilienza. Una memoria resiliente nei resti di Provvidenza Vecchia: paesaggi della memoria nei quali Elia sente l’identità della sua terra. Elia rimane a Provvidenza Vecchia a testimoniare che la memoria è resistenza e risorsa per il futuro.
Un film da non perdere sulla memoria individuale e collettiva delle comunità come BENE COMUNE, BENE MIO.